Lo stato della pellicola nel 2021

Dopo un anno decisamente particolare e nella speranza che le cose piano piano si normalizzino nel 2021, è interessante fare una sorta di punto della situazione per quanto riguarda il mercato delle pellicole andando a vedere quali sono le attuali condizioni e prospettive dei vari produttori e, di conseguenza, la disponibilità della materia prima per mantenere e sviluppare la nostra passione analogica.

Cominciamo col dire che anche nel 2020 si è assistito a qualche nuova immissione nel mercato, in particolare da parte di Lomography; e proprio da questi partiamo per una panoramica delle pellicole sul mercato.

Panoramica delle pellicole sul mercato

Lomography

La casa austriaca a partire dal 2019 ha dato una nuova forma alla sua offerta di pellicole, affiancando nuove tipologie, alcune delle quali anche costituite da nuove emulsioni, alle classiche disponibilità di pellicole ribrandizzate; continuiamo a trovare quindi le classiche negative colore nei formati 135 e 120 e sensibilità classiche 100, 400 e 800 ISO e le pellicole bianconero Earl Grey e Lady Grey. Restano disponibili le diapositive X-Pro slide e la pellicola per redscale XR, anche se con limitazioni nei formati.

Per quanto riguarda il formato 110, la gamma di Lomography comprende la capostipite Orca in bianconero, la negativa colore Tiger 200, la diapositiva Peacock e la redscale Lobster.

A fianco a questa offerta consolidata, accennavamo all’inizio, Lomography ha integrato i suoi prodotti introducendo nuovi package e nuove emulsioni secondo due principali linee: Kyno Films in bianconero e Lomochrome Films a colori.

Le pellicole della categoria Kyno hanno avuto particolare successo già nel 2019 e si sono ulteriormente rafforzate nel 2020 e comprendono al momento quattro diverse emulsioni: Potsdam, Fantòme, Babylon e Berlin, ciascuna con le sue specifiche caratteristiche di resa e trattamento ben descritte nelle apposite pagine sul sito del produttore; tutte le pellicole sono disponibili sia in formato 135 che 120.

La famiglia Lomochrome è invece costituita dalla Purple, già in circolazione da qualche anno, pellicola colore caratterizzata da un viraggio violaceo che varia con il variare dell’esposizione da 100 a 400 ISO e dalla Metropolis, nuova emulsione colore con resa cinematica. Entrambe sono disponibili nei formati 110, 135 e 120.

Kodak

Non ci sono, fortunatamente, sorprese nella gamma di pellicole professionali di Kodak, ancora tutte disponibili benché non omogeneamente in tutti i formati:

PellicolaFormati disponibili
Ektachrome E100135, 120, più limitata 4×5
Ektar135, 120, 4×5, (su richiesta 5×7 e 8×10)
Portra 160135, 120, 4×5, 8×10, (su richiesta 5×7)
Portra 400135, 120, 4×5, 8×10, (su richiesta 5×7)
Portra 800135, 120
Tri-X 3204×5, 5×7, 8×10
T-Max 100135, bobina 35, 120, 4×5, (su richiesta 5×7 e 8×10)
T-Max 400135, bobina 35, 120, 4×5, (su richiesta 5×7, 13x18cm e 8×10)
T-Max 3200135
Tri-X 400135, bobina 35, 120

Diverso il discorso per le pellicole consumer: scomparsa la Colorplus, che si trova ogni tanto solo in lotti ormai prossimi alla scadenza, restano ufficialmente sul mercato la Gold 200 e la Ultra-Max 400, entrambe solo in formato 135. A queste si aggiunge anche la Pro-Image 100, pellicola non ufficialmente presente in Europa ma reperibile facilmente; disponibile solo in formato 135, benché appartenga alla categoria prosumer sta rapidamente, purtroppo, raggiungendo prezzi allineati con le pellicole professional.

Fujifilm

Fujifilm negli ultimi due anni ha snellito la linea di pellicole disponibili ma ha anche reintrodotto la Acros in una nuova formulazione, Neopan Acros II, disponibile nei formati 135 e 120; l’offerta di pellicola colore è limitata alla PRO 400H (in 135 e 120) e alla Fujicolor C200, presentata con un nuovo package di recente ma per la quale vale quanto già detto al riguardo della Kodak Pro Image Plus. Nulla di preciso si sa, invece, delle pellicole della serie Superia, le cui informazioni sono ancora presenti sul sito del produttore ma che è difficile reperire nei negozi.

Discorso diverso per le pellicole istantanee, su cui Fujifilm conta molto e dalle quali trae la maggior parte dei suoi profitti nel settore: le Instax sono disponibili nei tre formati (Mini, Square e Wide) sia a colori che in bianco e nero e periodicamente vengono immesse sul mercato versioni speciali con bordi neri o colorati oppure a tema (soprattutto per il formato Mini).

Rollei

L’offerta di Rollei si è consolidata dal 2009 ad oggi ed è rimasta abbastanza stabile; vi sono pellicole sempre disponibili in molteplici formati, mentre altre sono scomparse dagli scaffali pur rimanendo nei piani di offerta del produttore (dispiace, in particolare, la carenza di RPX25); al momento le pellicole generalmente e facilmente reperibili sono le seguenti:

PellicolaFormati disponibili
Crossbird creative127
Ortho 25135, bobina 35, 120, 5×7, 8×10, bobina 70mm
RPX 100bobina 35, 120
RPX 400135, 120
Retro 400sbobina 35, 120
Superpan 200120
Retro 80s135, bobina 35
Infraredbobina 35
RPX 25bobina 35

Ilford/Kentmere

Fortunatamente nulla da segnalare anche per l’offerta di Ilford, completissima per emulsioni e formati e alla quale si è aggiunta alla fine del 2019 la nuova Ortho Plus 80; le pellicole Kentmere disponibili restano le due classiche Pan 100 e Pan 400 in caricatore e in bobina 35mm.

Da segnalare, inoltre, l’annuale campagna Ilford ULF che permette di prenotare batch delle principali emulsioni Ilford confezionate in bobine e formati meno comuni.

Altri

Restano poi tutti gli altri produttori, più o meno noti e grandi che propongono linee consolidate come Foma (con le Pan 100, 200 e 400 e la 320 Retropan in tutti i formati principali), Bergger con la Panchro 400 e Polaroid Originals (ex Impossible) con le istantanee colore e bianconero anche se fra queste si segnala l’uscita di produzione del formato Spectra.

Adox, infine, negli ultimi due anni ha introdotto miglioramenti alle sue emulsioni ed è presente al momento con le pellicole CMS 20 II, CHS 10 II, Silvermax, Color Implosion e Scala.

Andamento e prospettive

Come visto, la disponibilità resta ampia e in grado di soddisfare gran parte delle esigenze soprattutto per quanto riguarda la fotografia in bianco e nero; il colore continua il suo declino con la riduzione delle pellicole consumer e il loro aumento di prezzo che le rende assolutamente non competitive nei confronti di quelle di grado professionale proposte essenzialmente solo da Kodak: quando la differenza di prezzo, per esempio, fra una Fujicolor c200 e una Ektar è poco più di un euro va da sé che la scelta ricade sulla seconda. Proprio kodak, dal canto suo, ha annunciato l’ennesimo aumento di prezzo da Gennaio 2021, nell’ordine del 20%, e probabilmente simile annuncio non mancherà da Fujifilm nel corso dell’anno.

Una ulteriore tendenza che ormai si è consolidata negli ultimi due anni è quella della scomparsa quasi totale (forse solo Ilford li mantiene stabilmente) dei caricatori 135 da 24 pose in favore di quelli da 36: potrebbe influenzare chi scatta sporadicamente e già fa fatica a completare un rullino da 24 foto.

Sempre sul discorso prezzi, da segnalare il livello elevatissimo ormai raggiunto dalle pellicole diapositive, seppur tutte di eccellente qualità: siamo nell’ordine dei 13-17 euro per singolo rullo, difficile preferire le dia ad una foto digitale a questi costi. Fortunatamente, Rollei e Lomography sembrano mantenere abbastanza stabili i loro listini.

Nel campo della fotografia istantanea, l’offerta di Fujifilm sembra ormai completa con la Square Monochrome, introdotta da poco, che va a coprire l’ultimo tassello, ma continuano a mancare fotocamere di qualità come ripetiamo da anni; Polaroid continua a migliorare la qualità delle sue emulsioni, che però restano lontane dalle originali. La vera mancanza resta quella di un erede delle peel-apart di Fujifilm (salvo alcune estemporanee e costosissime offerte), mancanza che rende obsolete e non utilizzabili le splendide Polaroid Land Camera e i dorsi medio e grande formato.

La comunità degli appassionati di fotografia analogica, di contro, continua a crescere e sono sempre più le risorse e le opportunità di condivisione disponibili, ma dobbiamo probabilmente stare attenti ad alcuni possibili contraccolpi negativi che potrebbero presentarsi nel breve-medio periodo:

  • Effetti della Brexit su disponibilità e costi delle pellicole e dei prodotti Ilford/Kentmere/Kodak
  • Adeguamenti alle normative ambientali, che potrebbero portare ad ulteriori dismissioni
  • Disponibilità dei prodotti chimici di sviluppo, in particolare C41 e E6
  • Invecchiamento del parco fotocamere e attrezzature e scomparsa graduale dei fotoriparatori

Tutto sommato, però, il futuro sembra ancora roseo 🙂